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E poi la vita ci insegna
che bisogna sempre volare in alto.
Più in alto dell’invidia, più del dolore,
della cattiveria …
Più in alto delle lacrime, dei giudizi.
Bisogna sempre volare in alto,
dove certe parole non possono offenderci,
dove certi gesti non possono ferirci,
dove certe persone non potranno arrivare mai.
rif.005



Eri e Sei, forse ora ho capito,
fra le parole che ho tanto usato e osato;
sempre ci sei stato, eri li,
ci sei ancora e voglio decifrarti,
stanarti, usando sì le parole ma in modo
diverso e in diverso modo la follia,
il mestiere con cui la parola
mi diventa grafia, mania, modo,
vuoto suono ad effetto. E fola.
Solo quello so fare, solo lì
c’è speranza che Tu adesso compaia perfetto,
se vuoi in rima, rimando con te stesso,
in un metro o in un altro.
Tu puoi innalzare al cielo qualunque
prosodia;
purché Tu appaia, le fruste parole
si fanno Parola, e col mio io
sepolto finalmente parlerai,
che mai è stato quel che era forse destinato
ad essere, un io mancato, strangolato.
Parlami a perdifiato, Ti cedo
ogni suono o silenzio; e già ti vedo
emergere da quella pila di parole
inutilmente sparse nel cassetto,
cancellarne rime e rumore,
facendone linguaggio perfetto.
Cancella anche me, cambiami,
conducimi,
ritraducimi, parla Tu per sempre,
Signore.
rif007


Qualunque cosa succeda, resta viva.
Non morire prima di essere morta davvero.
Non perdere te stessa, non perdere la speranza, non perdere la direzione.
Resta viva, con tutta te stessa, con ogni cellula del tuo corpo,
con ogni fibra della tua pelle.
Resta viva, impara, studia, pensa, costruisci, inventa, crea, parla, scrivi,
sogna, progetta.
Resta viva, resta viva dentro di te, resta viva anche fuori, riempiti dei colori
del mondo, riempiti di pace, riempiti di speranza.
Resta viva di gioia.
C’è solo una cosa che non devi sprecare della vita, ed è la vita stessa.
rif.001