È difficile essermi amica
È difficile essermi amica.
Devi imparare a leggere la lingua del mio cuore.
Io non telefono spesso, amo il silenzio quando tutti in casa se ne vanno.
Amo rimanere sola, prendere un libro e tuffarmi tra le righe.
Amo lasciare entrare le parole di una canzone, io e lei, la porta chiusa,
l”anima che vola.
È difficile essermi amica perché disdico gli appuntamenti se piove.
Amo uscire col sole e sentire il profumo dell’erba bagnata mentre torna
il sereno.
È difficile essermi amica perché devo prima sistemare tutto: figli, marito, cane. Ogni casella al suo posto per sentirmi libera di pensare a me.
È difficile essermi amica se ti aspetti che io organizzi uscite per l’otto
Marzo, perché per principio quel giorno mi chiuderò in casa col lucchetto, finito di lavorare.
È difficile essermi amica perché non ho bisogno di te.
Amo la mia vita e non mi serve evadere.
È più facile che ti capiti sotto casa quando non mi aspetti e ti porti
in regalo una primula comprata al mercato.
È facile che ti chiami perché ti ho sognato e devo sapere se è tutto ok.
E tu sai, se mi sei amica, che farei la guerra al mondo per salvarti,
che non esiste giorno o notte se hai bisogno.
Sai quanto so essere stupida per strapparti un sorriso, sai che mi basta
un caffè, le gambe incrociate sulla sedia e io e te a buttar fuori mesi
di parole che erano rimaste in sospeso.
Sai che non c’è un’agenda da seguire, che puoi dimenticarti di telefonare
e quando te ne ricorderai saremo lì a riprendere dall’ultimo punto.
Sai che non restituisco le cose, che ho il brutto vizio di rubare
gli accendini.
Che arrivo sempre in ritardo.
Che non mi piaccio mai.
Sai anche che ho perso tante anime lungo la strada, ma l’amicizia
non può essere fatica.
Se mi devo sforzare, se mi devo forzare, se devo troppo spiegare
me ne vado. Mi muovo in un silenzio lontano e non ci penso più.
E alla soglia dei cinquant’anni il mio cerchio è piccolo ma contiene sentimenti grandi. Amiche di una vita e altre entrate durante la corsa.
Ci siamo tenute salde le mani, tirandoci avanti tra le onde, come i marinai
che remano un po’ sfalsati ma nella stessa direzione e nello stesso mare.
È difficile essermi amica se rimani nei margini e non colori fuori, se non senti la voce della luna e non credi che il mio cane parli.
Ma se entri in quel piccolo cerchio io non ti lascio più andare, il tuo nome
è un tatuaggio invisibile sul cuore, i tuoi figli sono figli miei e balleremo insieme nella notte come pazze e rideremo di niente, ci asciugheremo lacrime e coccoleremo segreti come si fa coi figli neonati.
Se mi terrai quella mano potrò farti vedere chi sono davvero e non sempre, ti piacerò, non sempre mi piacerai.
Ma non avremo problemi a dirlo e a trovare la strada giusta, davanti
a una bottiglia di vino, io e te, gli occhi che si specchiano in due cuori
con lo stesso sangue.
Perché se mi sei amica, lo sei per sempre.
Irene Renei
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